Nel 1988 Christian Sommer, stava trascorrendo le vacanze a Rapallo, tutte le mattine si immergeva nelle splendide acque e scandagliava il fondale con una piccola rete da plancton. Una mattina, in maniera del tutto occasionale, scoprì un organismo che a differenza di altri, se veniva sottoposto a stress, sembrava invecchiare al contrario: diventava sempre più giovane fino a raggiungere il primo stadio di sviluppo e iniziare da capo il suo ciclo vitale. Aveva scoperto la Turritopsis Dohrnii, un particolare tipo di medusa, grande poco più di 5 mm.
Così come la medusa incontra degli eventi stressanti nel suo ecosistema, alcuni anziani di oggi che vivono in una grande capitale europea come Roma, vivono eventi particolarmente stressanti che evidenziano una doppia fragilità: una fragilità individuale, rappresentata dall’avanzare dell’età e dalle complicazioni spesso ad essa associate e una fragilità dei legami laddove non vengono pensati e attuati degli interventi rivolti a questa fascia di popolazione e ai loro familiari.
Partendo da queste premesse l’Associazione Inverso, promuove diversi interventi rivolti alle persone che stanno attraversando questa delicata fase del ciclo vitale. Diverse ricerche infatti, mostrano un fenomeno evidenziato nella letteratura scientifica relativa al tema dell’invecchiamento che indica una correlazione tra una pseudo-demenza e la depressione senile. A questa età infatti, la depressione se non riconosciuta e gestita può causare una demenza o meglio una pseudo-demenza laddove le cause non sono da ricercare nei processi degenerativi dell’apparato celebrale ma nella mancanza di stimoli, sociali, psicologici che permettono invece di mantenere allenate le facoltà mentali e fisiche. A tale proposito l’Associazione si occupa di intervenire con un ciclo di incontri individuali o di gruppo mirati inizialmente ad una corretta diagnosi tramite una batteria di test e, in un secondo momento, proponendo delle attività mirate per sollecitare gli aspetti cognitivi.
In alcuni situazioni invece è proprio la fragilità dei legami l’aspetto su cui intervenire. In questi casi il benessere passa attraverso la cura di questi legami attraverso degli incontri di psicoterapia individuale o familiare. L’invecchiamento infatti non è semplicemente un fatto privato ma un evento che accade all’interno di una famiglia, dove ci sono altri individui che spesso possono provare sentimenti di rabbia o senso di colpa, paralizzandosi e isolandosi. Il peggioramento cognitivo di un familiare infatti è un fenomeno che spesso viene nascosto e la stessa sorte può capitare al familiare o ai familiari che si trova più direttamente collegati. Proprio in questi casi degli incontri con un professionista possono aiutare ad uscire dall’isolamento, definire ed affrontare le difficoltà e permettere il recupero di uno spazio personale.
In alcuni casi l’intervento può essere domiciliare: la valutazione sull’opportunità di un tale setting viene fatta dall’èquipe di InVerso, a seconda delle specificità della situazione e del contesto.
Sia per quanto riguarda gli interventi sul benessere cognitivo che per quello familiare non sarà possibile invertire lo sviluppo come fa la piccola medusa scoperta a Rapallo, ma è possibile gestire un evento stressante e scoprire delle nuove risorse che permettono di migliorare la qualità di vita, sia della persona direttamente coinvolta sia dei suoi familiari.
La nostra associazione offre consulenza psicologica domiciliare: Sostegno psicologico alle persone anziane o disabili e ai loro familiari.
Sostegno psicologico a favore di malati gravi, pazienti oncologici.Sostegno psicologico a favore di anziani fragili e pazienti affetti da patologie quali morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, demenza ed altre malattie degenerative. Supporto psicoterapeutico finalizzato alla cura di differenti psicopatologie (ansia, depressione, disturbi della condotta alimentare, dipendenze)
Articolo redatto dal Dott. Gian Luca Banini (dicembre 2016)