“Se il bersaglio è buono, la freccia colpisce meglio.” [Proverbio tibetano]
L'endometriosi è una malattia infiammatoria cronica degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico che comporta una sintomatologia variegata e che, pertanto, necessita di trattamenti a lungo termine su più livelli.
Nonostante colpisca una percentuale piuttosto rilevante delle donne in età fertile (si stima tra il 10 e il 20%) la diagnosi avviene spesso dopo anni dall’insorgenza della malattia, per molteplici motivi. Intanto c’è da considerare il fatto che le donne, soprattutto se adolescenti, possono rivolgersi tardi dal ginecologo attribuendo la sintomatologia dolorosa al ciclo e che, per via dei tabù associati alla sessualità e agli organi genitali, possono intervenire diverse difese psicologiche a rallentare il processo di riconoscimento della malattia stessa.
L’attuale emergenza epidemiologica da COVID-19, inoltre, ha giocato un ulteriore ruolo negativo in questo senso: ha rallentato non solo la presa in carico di nuove richiesta ma ha anche limitato i diversi interventi già attivati.
Il COVID-19 può avere un effetto negativo sul nostro benessere e sulla nostra salute mentale, se questo è inoltre associato ad un rallentamento o ad una diminuzione degli interventi a sostegno di una malattia cronica, quale l’endometriosi, è facile immaginare come le donne che ne soffrono possano essere maggiormente inclini a sviluppare un senso di malessere.
Per tali ragioni può essere utile valorizzare le risorse presenti, promuovendo strategie per combatterne i sintomi.
Dalle ricerche emergono diverse strategie per fronteggiare l’endometriosi, anche in maniera autonoma, esploreremo brevemente ognuna di queste.
EDUCAZIONE ALL'ENDOMETRIOSI
Comprendere l'endometriosi è un importante passo per essere in grado di autogestire efficacemente questa condizione, così come nel caso di altre malattie croniche.
Ti sarà capitato di ricercare informazioni su internet, spesso queste ultime possono essere molteplici, confuse e talvolta contrastanti tra loro, ciò potrebbe farti sentire ancora più “persa” tra il mare d’informazioni.
Apprendere di più sull'endometriosi autonomamente e divenire maggiormente consapevoli del suo funzionamento risulta utile per la gestione ma raccogliere informazioni provenienti da fonti affidabili è fondamentale; per questo, può essere utile confrontarsi con il proprio medico o con un professionista sanitario adeguatamente formato.
Richiedere un confronto ti consentirà di avere una bussola per orientarti e non annegare nel mare di informazioni in cui potresti facilmente imbatterti online.
GESTIRE IL LAVORO E LO STUDIO
Il dolore legato all’endometriosi potrebbe portarti a vivere diversamente i contesti formativi e lavorativi.
Il tentativo di nascondere o evitare di parlare della tua condizione può rendere ancora più difficile la gestione della malattia.
Per diminuire l’ansia, chi convive con l’endometriosi potrebbe essere sincera e onesta con i datori di lavoro/insegnanti sugli episodi di dolore previsti e forse imprevisti.
Potresti chiedere, quando possibile, di modificare obblighi lavorativi/scolastici durante i periodi di acutizzazione del dolore.
ATTIVITÀ E SUPPORTO SOCIALE
Anche l’attività sociale potrebbe subire importanti cambiamenti a causa del dolore cornico.
L'isolamento è riconosciuto come un importante fattore di rischio per il benessere individuale.
Impegnarti a mantenere attività sociali piacevoli ed eventualmente utilizzare applicazioni, social media o siti web per la condivisione reciproca di esperienze legate alla patologia può aiutarti a combattere quel senso di solitudine che potresti vivere e parallelamente a costruire delle piacevoli reti di relazioni.
SONNO
Disturbi del sonno sono comuni in chi soffre di dolore cronico. Le persone adulte dovrebbero cercare di dormire 7-9 ore ogni notte, poiché un sonno inadeguato può ripercuotersi in maniera importante sull’umore.
Se noti difficoltà nell’addormentamento, nel mantenimento del sonno o percepisci quest’ultimo come poco ristoratore, rivolgiti ad un professionista: attività legate alla consapevolezza e specifici interventi psicoterapeutici possono essere utili.
ESERCIZIO FISICO E YOGA
Se sei una persona che pratica l’esercizio fisico o se stai valutando da tempo di iniziare è bene che tu sappia che questo è sempre più consigliato per gestire una serie di condizioni di dolore cronico, compresa l’endometriosi.
Alcune persone, tuttavia, hanno riportato un’acutizzazione del dolore, quindi, è importante avere un approccio graduale, monitorando le proprie sensazioni specialmente se ti stai avvicinando da poco all’attività fisica.
Lo yoga è stato associato a una riduzione dei livelli di dolore pelvico cronico e ad un incremento della qualità di vita nelle donne con endometriosi, per cui se lo yoga ti incuriosisse potresti valutare questo tipo di attività.
RILASSAMENTO E CONSAPEVOLEZZA
Come avrai notato la consapevolezza e il rilassamento sono elementi presenti nei precedenti punti che abbiamo trattato.
Diversi studi hanno identificato una significativa riduzione del dolore quando le persone hanno seguito percorsi di psicoterapia e mindfulness abbinata con il rilassamento progressivo muscolare.
È possibile accedere a materiale online tramite siti web o applicazioni per smartphone.
Su Netflix è disponibile la serie: “Le guide di Headspace: meditazione”, per un primo approccio alla mindfulness.
Anche qui, la guida di un professionista psicologo potrà consentirti non solo di lavorare su questi due elementi fondamentali ma anche di sfruttare adeguatamente tutte le risorse presenti nel web, senza il rischio di imbattersi in siti dalle fonti poco attendibili.
ADOTTARE UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO E PROATTIVO
Il concetto di atteggiamento nella malattia cronica non è nuovo: la correlazione tra ottimismo e benessere nelle persone con malattia cronica è stata studiato con risultati che suggeriscono che l'ottimismo migliora il benessere.
Non si tratta tuttavia di adottare un atteggiamento positivo “a tutti i costi”, piuttosto si tratta di iniziare ad adottare un atteggiamento proattivo, prendendo in considerazione l’idea di avviare e sostenere autonomamente un processo di individuazione ed utilizzo delle risorse presenti: muoversi in questa direzione, ottenendo anche piccoli benefici, faciliterà una visione maggiormente fiduciosa e positiva.
LA PSICOTERAPIA
La psicoterapia può essere uno strumento molto importante per le donne con endometriosi, lavorando su diversi aspetti legati in modo più o meno diretto alla malattia.
Sicuramente un tema importante, parlando di malattia cronica, è quello dell’accettazione.
L'ACT (Acceptance and Commitment Therapy), per esempio, è una forma di psicoterapia che trova in letteratura evidenze di efficacia per la gestione del dolore cronico e che ruota sul concetto di accettazione, mirando inoltre ad aumentare la flessibilità psicologica.
Ma tanti sono gli approcci terapeutici possibili, da adattare sempre alla specificità della persona, della sua storia e dei temi prevalenti in quel momento. Tra questi, per esempio, potrebbe essere importante quello della infertilità: spesso le donne con endometriosi hanno difficoltà a portare avanti una gravidanza con intuibili ripercussioni anche sul benessere della vita psicologica di coppia. In questi casi un percorso terapeutico di tipo sistemico-relazionale potrebbe essere molto utile.
COS’ALTRO POSSO FARE PER VINCERE I SINTOMI DELL’ENDOMETRIOSI
Tutti gli elementi che abbiamo visto assieme precedentemente si intrecciano tra loro, ognuno avrà una peculiare rilevanza a seconda delle caratteristiche della persona, dei suoi bisogni, scopi, valori e progetto di vita.
Districarsi all’interno di questa complessità non è semplice, lavorare con uno psicologo potrà facilitarti nell’acquisire maggiore consapevolezza così da poter orientare al meglio le tue energie.
Vincere i sintomi dell’endometriosi significa recuperare, mantenere o incrementare la qualità di vita, il benessere e la salute della persona, minacciate dalla malattia cronica.
La ricerca ci indica che abbiamo diverse frecce al nostro arco: diverse risorse e mezzi per perseguire questo scopo.
Molte di queste frecce potrai scoccarle da sola, per altre potresti aver bisogno della guida di un professionista che possa sostenerti nell’individuare i migliori bersagli da colpire.
Se questo è il tuo caso, sentiti libera di contattarci per qualsiasi informazione o per prenotare un primo colloquio conoscitivo gratuito, di seguito i contatti dell’associazione:
Per lasciare un messaggio: 06 92946245 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per parlare con un professionista: 3899411777
Articolo redatto da:
Dott. Christian Franco
Bibliografia:
Leonardi M, Horne AW, Vincent K, Sinclair J, Sherman KA, Ciccia D, Condous G, Johnson NP, Armour M. Self-management strategies to consider to combat endometriosis symptoms during the COVID-19 pandemic. Hum Reprod Open. 2020 Jun 1;2020(2):hoaa028. doi: 10.1093/hropen/hoaa028. PMID: 32509977; PMCID: PMC7263080.