La situazione socio-politica e l’incertezza quotidiana nuovamente scatenata dalla guerra tra Ucraina e Russia rappresentano un interessante spunto di riflessione circa la condizione psicologica che può colpire tutta la popolazione e in particolare le persone più anziane.
Dalle conseguenze psicologiche del Covid-19…
Sono già state ampiamente documentate le difficoltà che hanno colpito questa fascia di età durante il periodo della pandemia da Covid-19, portando problematiche sia a livello di socializzazione che cognitive (Sepúlveda-Loyola et al., 2020). Questo perché la limitazione della rete sociale e familiare, dovuta anche alla paura e alle restrizioni, hanno causato un sempre maggior isolamento e una conseguente deflessione del tono dell’umore nelle persone anziane, conducendo talvolta a casi di vera e propria depressione.
Anche in questo caso è robusto il contributo in letteratura su come la depressione possa condurre a problematiche cognitive di memoria, attenzione e concentrazione (Steffens& Potter, 2008).
Le difficoltà legate al Covid-19 e il clima di tensione e paura che ne è scaturito hanno inciso negativamente nella quotidianità di ciascuno, non solo a livello pratico ma anche dal punto di vista psicologico.
Durante l’emergenza per la pandemia, c’era molta incertezza su come affrontare l’eventuale positività, su quanto sarebbero durate le restrizioni o su come fosse più appropriato il limitare i legami con gli amici e parenti. L’emergenza del virus è stata talmente improvvisa, inaspettata e nuova che è stato necessario riadattarsi e reimpostare nuovamente il nostro modo di percepire la quotidianità e riorganizzare tempi, luoghi e spazi delle nostre attività di tutti i giorni.
È certo che questi due anni di Covid hanno influito in maniera significativa sulle capacità neuropsicologiche delle persone anziane portando in particolare difficoltà nelle abilità di gestione e pianificazione, causando anche problemi di concentrazione, attenzione e memoria, conseguenti alla perdita di punti di riferimento e orientamento.
…alle conseguenze psicologiche dovute alla Guerra in Ucraina
Ma proprio quando l’emergenza Coronavirus sembrava volgere al termine o comunque la paura legata a questa tematica stava cominciando a scemare ci si è trovati di fronte, nelle ultime settimane, ad un nuovo evento sconvolgente con possibili ripercussioni e conseguenze psico-socio-economiche, ossia la guerra tra Russia e Ucraina. Le sorti e gli effetti del conflitto rimangono avvolte nell’incertezza, ma è già stato possibile vedere i primi cambiamenti che sono sotto gli occhi di tutti come i prezzi dei prodotti e del carburante notevolmente aumentati e le popolazioni colpite dalla guerra che scappano verso territori più sicuri.
Così come accaduto in occasione del Covid-19, quando giornali e telegiornali traboccavano di notizie sul virus all’epoca sconosciuto ora le informazioni riguardanti la guerra stanno riproponendo una dinamica già vista basata sull’eccessiva diffusione di notizie di tragici eventi e una propensione al catastrofismo, non lesinando su termini come “Terza Guerra Mondiale” e “rischio nucleare”.
Come già in occasione del Covid il rischio di una sindrome da Burnout (o esaurimento) di fronte alla stanchezza emotiva e psichica per uno stato di estrema incertezza pare essere molto probabile se non già in atto.
Quali possibilità ci sono per proteggere la salute psicologica?
Tutti questi aspetti mettono in evidenza quanto sia importante prendersi cura delle persone anziane a noi vicine (siano essi genitori, nonni o anche amici di famiglia) soprattutto proteggendo la loro salute psichica che, come abbiamo visto, risulta particolarmente fragile in questa delicata fascia d’età.
Se ci si rende conto che il peso di questi “nemici psicologici” influenza la nostra quotidianità o quella di una persona a noi vicina, è importante sapere che esistono dei percorsi specifici di supporto psicologico per la terza età, per le persone che se ne prendono cura e per i familiari.
Come abbiamo visto, infatti, le implicazioni di queste situazioni di emergenza possono causare isolamento e conseguentemente problematiche sia psicologiche (ansia e depressione) che neuropsicologiche (disorientamento, confusione e problematiche di memoria).
A seconda delle difficoltà riportate l’aiuto può riguardare uno spazio d’ascolto e di rielaborazione oppure può essere caratterizzato anche da attività di stimolazione cognitiva o di riorientamento.
Per avere maggiori informazioni e possibile scrivere alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare al 3899411777 al quale risponderà un professionista dell’associazione.
Bibliografia
· Sepúlveda-Loyola, W., Rodríguez-Sánchez, I., Pérez-Rodríguez, P., Ganz, F., Torralba, R., Oliveira, D. V., & Rodríguez-Mañas, L. (2020). Impact of social isolation due to COVID-19 on health in older people: mental and physical effects and recommendations. The journal of nutrition, health & aging, 24(9), 938-947.
· Steffens, D. C., & Potter, G. G. (2008). Geriatric depression and cognitive impairment. Psychological medicine, 38(2), 163-175.